Sapete qual è la cosa più bella quando ritornate nella vostra città dopo tanti mesi all’estero? Che tutto vi sembra nuovo e più interessante…
É strano davvero: da un canto vi sembra di non essere mai andati via, dall’altro tutto è completamente diverso e quindi più bello da (ri)scoprire .
È esattamente quello che è successo a me quando sono rientrata a Firenze per le vacanze di Natale. Tutto era immobile come in un quadro: ho riaperto la porta di casa, le mie cose erano lì perfettamente uguali e bellissime ad aspettarci. Con un po’ di polvere in più, ma identiche a quando il 16 giugno abbiamo dato due mandate di chiave e siamo volati a Gibilterra.
Camminando e vivendo la città poi ci siamo accorti che qualcosa era cambiato: la pandemia ed anche la normale mutevolezza del tempo che avanza, avevano fatto il loro corso: qualche negozio chiuso, qualche strada cambiata, qualche zona ristrutturata, nuove aperture, scambi di location, insegne sostituite.



Nel bene e nel male. La verità è che voremmo sempre che il mondo ci aspettasse così come lo abbiamo lasciato no? Ci fa sentire più sicuri. Ma anche le novità in fondo sono belle… É così che nasce questo articolo, per raccontavi almeno una cosa nuova che ho scoperto al mio rientro; una che è stato bello rivisitare per l’ennesima volta; infine una che avrei tanto voluto vedere ma non ci sono riuscita (e sarebbe bello se lo faceste voi per me!)
1) Un posto nuovo che mi è piaciuto davvero tanto : il nuovo Cibrèo all’Helvetia Bristol
Il Caffè del Cibreo in Sant’Ambrogio è uno dei miei posti del cuore… mi piace il suo stile francese fatto di sedie e poltroncine in velluto, poster di teatro alle pareti, bancone in legno e tavolini all’aperto con le sedie impagliate e le piantine sulle pareti. Ma sapete perché il Cibrèo è uno due miei preferiti in assoluto? Perchè proprio lì ho festeggiato molti anni fa la prima ecografia del nostro Niccolò. E chi mi conosce sa che per me le esperienze e i ricordi sono la cosa più importante…

Ma veniamo a noi: la nuova location all’Helvetia Bristol! Ebbene sì, qui troverete un nuovo Cibrèo, in un ambiente sempre raffinato ma un po’ più cosmopolita con una zona cocktail bellissima: lungo bancone, specchi, marmi e ordinate bottiglie sul retro. Tavolini a firma Cibreo e sedie in velluto rosso lungo tutto il locale, cucina sempre ottima e realizzata con le migliori materie prime del territorio toscano e più in generale italiano. Un posto un po’ più versatile, ottimo per un pranzo o un brunch ma anche divertente per un aperitivo o un dopocena! Ottima sorpresa a Firenze dopo qualche mese fuori Italia. E poi che dire … l’Helvetia Bristol è sempre una delle location più belle ed esclusive! Super consigliato



2) Un posto che ho rivisitato e come ogni volta ne è valsa la pena: l’Istituto degli Innocenti.
La scusa è stata quella di portatore Nicco e i suoi amici a vedere la mostra dedicata alle Lego. La realtà è che l’Istituto degli Innocenti è un luogo sempre bello da visitare, completamente ristrutturato da pochi anni, con le sue mille attività dedicate al mondo infantile, il museo, i dipinti, le statue e le ceramiche e infine il caffè del Verone all’ultimo piano, con la terrazza che affaccia sul Duomo e sui tetti fiorentini. Qui basta sedersi nei tavolini fuori, preferibilmente verso l’ora del tramonto, osservare il cielo che si tinge di rosso e gli uccelli che a stormi volano fra i palazzi circostanti. Ed è subito poesia!


3) Un posto che avrei voluto vedere ma non ho fatto in tempo: il nuovo “atelier” di Artemisia Fioristi.
Ilaria ha aperto da qualche tempo in Lungarno Corsini questo spazio incredibile dedicato alla sua attività di fiorista, allestito magistralmente tra piante, fiori, bouquet, tavolini e mobili in legno.
La location è pazzesca e Ilaria è famosa a Firenze (e non solo) per le sue creazioni floreali, i suoi consigli, le sue consulenze per matrimoni ed eventi.
Vi racconto un aneddoto: perché si chiama Artemisia? Prende il nome da Artemisia Gentileschi, pittrice di scuola caravaggesca vissuta nel 1600; una delle prime ad acquisire fama e donna coraggiosa che infranse le regole dei tempi.
E poi l’Artemisia è anche una pianta di cui esistono molte varietà, è un arbusto ampiamente usato in cucina e in farmacologia. Da essa si distilla l’assenzio ed è la base aromatica nella preparazione del Vermouth.
Insomma due delle grandi passioni di Ilaria: la storia dell’arte e i fiori! Appena tornerò a Firenze farò un salto a visitarla. Voi nel frattempo non perdetevela! E se fate una foto nel suo bellissimo spazio non dimenticatevi di taggarmi 😜
