La fortuna più grande che possa capitare andando a visitare Londra ad aprile e con un bambino di quasi 5 anni sono le giornate di sole e temperature primaverili…
Così si può passeggiare a lungo in tutte le sue belle zone pedonali come Carnaby Street o Coven Garden, ma soprattutto attraversare il Tamigi da Waterloo Bridge e camminare tranquilli in direzione Tate Modern.
Qui, dove tutto è pedonale e quindi perfetto anche per i bambini, troverete panchine e piccoli chioschi per mangiare o bere una birra, istallazioni per far giocare i più piccoli ma soprattutto tanti artisti di strada che vi rapiranno lungo il cammino: giovani con chitarra in mano, jamaicani con dread lunghi fino ai piedi sulle note di Bob Marley, mimi, equilibristi e chi più ne ha più ne metta. Gente che balla e che canta e alla fine monete alla spicciolata nei cappelli afflosciati sul pavimento.
Davanti al National Theatre il sabato mattina mi sono dedicata una bella mezz’ora al mercatino dei libri usati, dei vinili e dei vecchi album inglesi, delle cartoline sbiadite e degli acquerelli che ritraggono le cabine rosse: non perdetevelo, è una vera e propria libreria d’altri tempi … all’aria aperta però. Di lato c’erano anche due ragazzi con la macchina da scrivere che per qualche sterlina offrivano poesie. Troverete dai signori inglesi con impermeabile e bombetta ai ragazzi in skate, tutti a frugare tra i vecchi fogli in cerca di qualcosa di interessante e desueto rispetto ai negozi standard.
Procedendo verso London Bridge siamo approdati velocemente ad Oxo Tower: uno dei miei posti preferiti! Al piano terra vi è una galleria con negozi d’arte e dei design, caffetterie ecc. mentre ai piani superiori vi sono il ristorante e la brasserie Oxo. In quest’ultima la sera vi è spesso un pianista di colore che renderà la serata indimenticabile!
Ed eccoci alla Tate Modern che credo non abbia bisogno di grandi presentazioni: che dire… architettonicamente d’impatto ospita sempre mostre di rilievo e artisti alternativi, ma io sinceramente amo appostarmi in cima alle scale mobili e osservare ogni volta il brulicare di persone di ogni razza ed età. La Tate è un’istituzione, ormai un vero e proprio brand in campo museale e non solo. Adesso vi è una mostra su Picasso ma soprattutto l’esposizione di Joan Jonas, artista americana famosa per video e performance live di rottura.
Dopo una bella sosta fuori dalla Tate ci siamo spostati poco più in là a Borough Market a mangiare qualcosa: qui sapori e odori si mescolano come in un suq e si può scegliere davvero street food di ogni genere e nazionalità.
Ed eccoci qui, London Bridge e in fondo lo Starbucks a forma di fungo dove il Fabbri andava sempre a fare colazione… Seduti davanti alle barche a vela ormeggiate sul Tamigi ci siamo presi un caffè e qualche minuto di silenzio per riflettere su quanto mondo si incontra a Londra, quante persone ognuna diversa dall’altra, quanta vita.
Bene ora via verso il nostro albergo in Hyde Park: stasera ci attende cena nel tipico pub inglese. Ma questo ve lo racconto un’altra volta!
Camminare con calma e guardare con cura sono due consigli perfetti per chi visita luoghi così interessanti.
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❤❤❤❤ muchas corazon!
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❣️
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